Alimentazione

 

 

ALIMENTAZIONE NATURALE
Ricette per depurarsi...
Un valido aiuto anche per le malattie da raffreddamento
Ora che i lauti pasti delle festivita' sono un ricordo lontano, e' tempo di pensare a depurare l'organismo. 
Sempre con l'aiuto del cibo. Per cominciare la giornata, beviamo - a digiuno - del succo di limone diluito con un po' d'acqua: l'effetto depurativo e' assicurato.
Ecco quindi abbinamenti e preparazioni: teniamo conto che questo ci aiutera' anche nella prevenzione delle malattie da raffreddamento.
Tra i cereali, i piu' indicati sono riso e orzo: hanno proprieta' diuretiche e riequilibratrici della mucosa gastrica ed intestinale e il loro amido e' un toccasana per il fegato. Anche l'avena e' adatta, in quanto contiene sostanze oleose pregiate che aiutano la termoregolazione; la mucillagine dell'avena protegge le mucose intestinali e la sua crusca (ovviamente assunta con il consumo del chicco integrale, non separatamente) e' un lento ma efficace regolatore intestinale. 
lI cereale va cotto in acqua in un rapporto 1 a 3, con un baccello di cardamomo, un pezzetto di cannella, un chiodo di garofano e qualche seme di fieno greco: mettere a cuocere tutto a freddo per circa 1 ora (l'avena ha bisogno di un ammollo per tutta la notte; il riso integrale per soli 30 minuti e per l'orzo, se si utilizza quello perlato, non c'e' bisogno di ammollo); verso fine cottura salare e aggiungere mezzo cucchiaino scarsa di curcuma oppure del curry. 
Lasciare gonfiare per 15 minuti dopo la cottura e condire con olio extravergine d'oliva oppure burro da panna acida, una spolverata di gomasio e servire, abbinando alle verdure.
Il grano saraceno e' un ottimo portatore di luce e calore ed e' di valido aiuto alla termoregolazione. 
La cottura si svolge in due fasi: farlo bollire per 5 minuti in acqua calda, scolare e risciacquare per eliminare tutte le scorie. Rimetterlo a cuocere in acqua calda salata per 15 minuti e scolare.
In una ciotola mescolare un cucchiaio di gomasio con mezzo cucchiaino di curcuma e paprika. 
Condire con olio extravergine di oliva e il gomasio speziato; abbinare a verdure.
Come verdure, daremo preferenza - nelle insalate - ai radicchi e alla belga, le cui foglie hanno un'azione benefica sul sistema polmonare e, grazie al sapore leggermente amaro, agiscono nell'eliminazione delle scorie: a livello intestinale, stimolando l'evacuazione; a livello polmonare, con effetti espettoranti. Il carciofo tonifica il fegato.
Tra le radici, carote, rape rosse, sedano rapa, pastinaca, con l'elemento salino e le loro forze sono di aiuto nella stagione invernale.
Tra le crucifere, prediligiamo verze, cappucci bianchi e rossi, cavolini di Bruxelles in quanto hanno proprieta' riequilibratrici generali per l'intero organismo, sono ricche di sali minerali e oligoelementi.
Le insalate possono essere anche cotte al forno. Ecco come procedere. Lavare i cespi tagliati a meta' nel senso della lunghezza, disporli su una teglia con il taglio rivolto verso l'alto; spolverizzare con rosmarino tritato, un pizzico di curry, sale alle erbe o bianco, un filo di olio extravergine di oliva, qualche goccia di tamari; infornare a forno caldo 180° per circa 30 minuti. Sono pronte quando risulteranno tenere e le punte bruciacchiate.
I radicchi sono ottimi anche in insalata; per attenuare il sapore amaro, si puo' mettere una carota, del sedano rapa e una rapa rossa grattugiati, si possono aggiungere semi oleosi scegliendoli tra mandorle, pinoli, girasole e noci (il tutto condito con sale, succo di limone, olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaino di olio di lino e volendo 2 cucchiai di yogurt naturale).
Le radici si possono cucinare al vapore e condire con olio extra vergine di oliva, succo di limone e senape in pasta; oppure consumare crude, grattugiate in insalata con cubetti di mela e condite con olio extravergine di oliva, succo di limone, semi di cumino, 1 cucchiaino di olio di lino e yogurt.
I cavolini di Bruxelles sono ottimi lessati in acqua con semi di senape gialla, cumino e semi di finocchio, e conditi poi a piacere. Verze e cappucci svolgono al meglio la loro azione se consumati crudi: tagliarli molto sottili con l'apposita grattugia, condirli con sale, succo di limone, olio extravergine di oliva, di lino (1 cucchiaino), semi di cumino e senape in pasta (se preparati con qualche ora di anticipo, risultano piu' saporiti).
Quanto alla frutta: preferiamo albicocche secche, ricche di vitamina A e ferro; fichi secchi, che aiutano intestino e polmoni; noci, mandorle e pinoli, ricchi di albumina, per il fegato.
Ricordarsi di non abusare di agrumi (ad accezione del limone), in quanto le varieta' attualmente in commercio sono ricche di fitina e questo porta un impoverimento delle riserve di sali minerali; inoltre la vitamina C contenuta non sempre e' assimilabile (quella delle crucifere e' migliore).
Spezie ed erbe aromatiche sono importanti: depurative e disintossicanti, possono essere utilizzate nelle preparazioni dei vari piatti o sotto forma di tisane.
Tisane ? Certo. Ad esempio: portare a bollore due tazze di acqua con 1 cucchiaino raso di semi di cumino e un pezzetto di cannella, far bollire per 5 minuti e riposare per almeno 30 minuti.
In caso di malattia da raffreddamento, preparare una tisana con fiori di sambuco e un pezzetto di zenzero fresco: mettere lo zenzero a pezzettini in 2 tazze di acqua fredda, portare a bollore per 2 minuti, aggiungere un cucchiaino di fiori di sambuco, bollire ancora per 1 minuto e spegnere.
Lasciare in infusione per 5 minuti. Tisana con fiori di tiglio e timo: portare a bollore due tazze d'acqua, versare un pizzico di timo e una cucchiaiata di tiglio, spegnere e lasciare in infusione per 10 minuti.
Una tisana digestiva puo' essere preparata con salvia, menta e limone: portare a bollore 2 tazze d'acqua, mettere 1 cucchiaino di salvia, 1 cucchiaino scarso di menta e un pezzetto di scorza di limone; far bollire per
2 minuti, spegnere e lasciare in infusione per 10 minuti.
By Gianni Loberti, Silvia Saldarini - esperti in cucina naturale
vedi anche: scienzavegetariana.it

La carne e' stata a lungo sospettata di essere un cibo povero. Un'ampia  esperienza sta provando che il sospetto e' fondato. L'avvertimento di solito  era: mangia meno carne. Ora e': tendete a non mangiare la carne. Gli uomini un tempo credevano che la carne fosse necessaria per produrre buon sangue. Ora e' noto che la frutta fresca, le bacche e le verdure forniscono il corpo di materiale migliore di quello che danno le migliori bistecche.

Commento dei Vegani:
I medici alimentaristi appartengono al lato oscuro della medicina e della scienza alimentare; sono anacronistici quando parlano di  proteine animali ad alto valore biologico, perche’ ignorano l’isovalenza tra proteine animali e vegetali; sono fuori rotta quando parlano di aminoacidi essenziali: quelli di origine vegetale sono assolutamente identici a quelli di origine animale;  sono confusi quando esaltano il “ferro eme” di derivazione animale: la biodisponilità del ferro non-eme dei vegetali è scarsa SOLO se manca la presenza di vitamina C, cosa che non succede mai nei vegani; prendono una cantonata quando esaltano il valore degli Omega 3 del pesce: gli Omega 3 da frutta e verdure contengono prostaglandine tipo 1 e 3 positive, utili all’uomo, e non prostaglandine tipo 2 negative e dannose;  sono fuori di testa quando invitano a consumare latticini per il loro contenuto di calcio: è proprio la forte presenza di calcio unito alle proteine animali che impediscono la fissazione di questo minerale; prendono un abbaglio quando affermano che la dieta vegana è carente di vitamina B12: la nostra buona salute ci consente una riserva di almeno 30 anni di tale vitamina, senza avvelenarci con tutto ciò che contiene la carne e i derivati animali, cibi i quali generano una moltitudine di patologie che stanno portando l’umanità alla falcidia, all’indebolimento della razza umana, al declino fisico, mentale, morale e spirituale.